“È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri.”
— Antonio Genovesi
La mia missione è migliorare concretamente la qualità della vita delle persone e il loro benessere economico, sociale e comunitario, trasformando idee in azioni per il bene comune. Credo in un’economia “generativa”, dove Stato, mercato e comunità cooperano per un futuro sostenibile e inclusivo.
Questa missione si è consolidata nel tempo, diventando sempre più chiara dentro di me: mi sento chiamato a contribuire allo “s-viluppo” (non solo nel senso di crescita ma anche nel senso della fuoriuscita da una condizione di “viluppo”, anche di una maggiore libertà) della comunità. Per essere in grado di guidare il cambiamento, intendo mettere al servizio le competenze e le esperienze maturate sia in anni di formazione, lavoro e risultati concreti conseguiti, sia nei percorsi fatti in ambito personale e spirituale, che hanno rafforzato la mia capacità di leggere i contesti, accompagnare i cambiamenti e sostenere le persone e le organizzazioni nei momenti cruciali.
Vedo questa missione come un fiume che scorre con forza verso un mare di “felicità pubblica”, alimentato da affluenti solidi: innovazione amministrativa, finanza mutualistica, management generativo ed economia civile. Ogni iniziativa che porto avanti rafforza questi elementi, generando un impatto concreto su persone e istituzioni.
I principi che guidano la mia visione
Credo fermamente nell’importanza di essere un punto di riferimento stabile, capace di trasmettere fiducia e sicurezza agli altri. Ogni sfida è un’opportunità per rafforzare questa stabilità e per offrire sostegno a chi mi circonda.
L’azione deve sempre portare a risultati concreti. Ogni progetto deve avere l’obiettivo di creare valore tangibile, mantenendo salda la fiducia in me stesso e negli altri. Il cambiamento non si costruisce da soli: per questo, ritengo essenziale collaborare, creare connessioni e favorire il dialogo. Le comunità più forti e resilienti nascono da una rete di persone e istituzioni che lavorano bene insieme.
L’ascolto è il punto di partenza per qualsiasi trasformazione. Comprendere i bisogni profondi delle persone e delle istituzioni mi permette di offrire una visione chiara, consigli utili e supporto concreto per una crescita condivisa. A questo si unisce la volontà di innovare e creare: essere un catalizzatore di idee nuove, soluzioni creative e modelli di sviluppo sostenibili è ciò che mi spinge a guardare oltre il presente.
L’ispirazione è il motore del cambiamento. Credo che la trasformazione nasca da una visione forte e dalla capacità di trasmetterla agli altri. La consapevolezza e l’armonia sono le mie guide: economia, etica e bellezza devono procedere insieme, in un equilibrio che accolga la diversità e riconosca il valore di ogni percorso individuale. Solo così possiamo costruire una società più equa e pacifica.
Mettiamo mano all’aratro
“Mettiamo mano all’aratro” non è solo un motto, ma una vera e propria missione, quindi un impegno a trasformare tale missione in realtà. Seguendo l’esempio di visionari come Giorgio La Pira, Antonio Genovesi, Adriano Olivetti, voglio contribuire alla creazione di un modello in cui economia, sviluppo e giustizia sociale procedano insieme.
Tutto il mio lavoro quotidiano è diretto a far si che le cose accadano concretamente, rendendo migliori le organizzazioni pubbliche e private, più forti le comunità e più equo e sostenibile lo sviluppo economico.
Scopri di più nella sezione dedicata all’Impegno Civile.
“Non esiste una via per la felicità. La felicità è la via.”
— Thich Nhat Hanh