Il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici, in direzione della cd. armonizzazione contabile, al fine di rendere i bilanci omogenei, confrontabili ed aggregabili nonché a fini di controllo dei conti pubblici nazionali, prosegue nella sua applicazione concreta, anche nelle PA locali.
A tal proposito, per chiarire i criteri e le modalità di ripiano dell’eventuale maggior disavanzo di amministrazione derivante dal riaccertamento straordinario dei residui e dal primo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (di cui all’art. 3, comma 7, del d.lgs. 118/2011), il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dell’Interno, ha emanato il Decreto attuativo del 2 aprile 2015.
Per approfondimenti:
– Decreto attuativo del 2 aprile 2015;
– Aspetti rilevanti sull’argomento, nel mio articolo: Comuni, si cambia: per “amministrare bene” sempre più necessario “programmare bene”.
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