Chi sono

“Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: buon viaggio!” (G. Rodari)

“Melendugnese doc”, sono nel mio quarantunesimo anno di vita e lavoro ogni giorno per contribuire, insieme alla mia generazione, a “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’ho trovato”. Condivido il cammino della vita con mia moglie Martina, fisico e Innovation & Sustainability Manager.
Amo profondamente la mia terra e la sua gente. Ho sete di conoscenza, di scoperta del nuovo. Adoro viaggiare, leggere, scrivere, il teatro, la musica, fare sport, ridere, prendermi poco sul serio, stare con la gente, vedere il mondo con gli occhi dello stupore e il “bicchiere mezzo pieno”. Sono un cercatore di senso e amo riconnettermi con la natura ogni volta che posso. Dicono che sono un po’ testardo.

Durante la mia crescita umana, culturale e professionale, ho sentito forte dentro di me la spinta ad andare verso gli altri. Questa spinta, vera e propria vocazione, è divenuta parte di me, potrei dire che è divenuta me stesso. Ho amato sin da subito ogni piccola sfumatura di questa vocazione e ho cercato di tradurla costantemente in azione. Essa mi ha portato a vivere delle esperienze “con gli altri e per gli altri”, alcune delle quali sono illustrate in questo blog.

Sento, da sempre, di essere chiamato ad occuparmi in prima persona del rilancio e del cambiamento della mia comunità, consapevole di essermi preparato giorno dopo giorno, nella formazione e nelle esperienze sul campo, per essere in grado di incidere profondamente e di guidare tali processi di cambiamento.

Ti ringrazio per questa tua visita, mi fa piacere condividere con te i diversi aspetti del mio Cammino (da approfondire, poi, nelle Pagine “Il mio impegno civile” e “La mia missione). Puoi scorrere liberamente la pagina o cliccare su ciascuno dei seguenti aspetti/percorsi per leggerli separatamente:
1. FORMAZIONE E RICERCA
2. ATTIVITA’ PROFESSIONALE
3. PENSIERO


FORMAZIONE E RICERCA

Nel 2007, presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento, ho conseguito la Laurea Specialistica in Amministrazione e Controllo delle Aziende, con il punteggio di 110 e lode (due anni prima avevo conseguito la Laurea in Management Aziendale).

Successivamente, presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, ho conseguito il Master in Management Pubblico (Master Universitario full-time, durata di 12 mesi), un grande percorso formativo volto a preparare professionisti in grado di rivestire ruoli direzionali nelle amministrazioni locali e pubbliche in generale. Tengo moltissimo a tutto ciò che quest’esperienza mi ha dato.
La grande passione per il settore pubblico, mai totalmente separata da una passione per la politica, quale strumento principe per “andare verso gli altri”, mi spingeva verso quest’avventura, una scelta coraggiosa animata da una forte intenzione: la ricerca di maggior preparazione, di esperienze significative, di arricchimento del bagaglio umano e professionale, per poter portare tutto quanto con me il giorno del mio ritorno nella mia amata terra. Dall’esperienza milanese ho imparato tanto, anche sotto il profilo della crescita personale!

Ho conseguito il Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale (PhD), presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento, discutendo una tesi dal titolo “Il modello della Fondazione quale strumento innovativo nel passaggio generazionale delle imprese familiari”. In tale percorso mi sono occupato dei seguenti temi di ricerca: “Imprese familiari e passaggio generazionale” e “Management delle Amministrazioni Pubbliche”.

Ho condotto, in alcuni casi insieme ad altri colleghi, numerosi studi e ricerche che hanno trovato sintesi in diversi report, paper e pubblicazioni. Tra di essi voglio sottolineare i seguenti:
– Le aziende di servizi;
– Il federalismo fiscale;
– La formazione del personale della Provincia di Milano;
– La gestione degli impianti sportivi del Comune di Milano;
– Operazioni in strumenti finanziari Derivati negli Enti territoriali italiani;
– Alitalia, il costo dell’italianità nel mercato del trasporto aereo;
– Il Rating per gli Enti Locali, l’esperienza dell’Agenzia Moody’s;
– Bilancio Sociale 2009/2010 dell’Università del Salento;
– Il know-how quale fattore-chiave per il passaggio generazionale per le PMI.

Ho pubblicato vari articoli in materia di Economia e di Management degli Enti Locali su periodici e riviste, sia in formato cartaceo sia on-line.

Tra gli altri Corsi di Specializzazione/formazione frequentati:
La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico – SDA Bocconi;
Formazione per Amministratori delle BCC – Accademia BCC.

Tra le altre qualifiche conseguite:
Certificazione di Project Management – ISIPM, Istituto italiano di Project Management;
Master in Europrogettazione (Europoject Manager) – Centro Ricerche e Studi europei Eurogiovani;
Abilitazione alla professione di Dottore Commercialista

Maggiori dettagli sul percorso formativo possono essere consultati sul Visualizza il profilo di Carlo Potì su LinkedIn

Parallelamente al percorso descritto in precedenza, mi sono formato con alcuni tra i migliori maestri negli ambiti della crescita personale e della leadership, quali Anthony Robbins, Deepak Chopra, Max Formisano.

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ATTIVITA’ PROFESSIONALE

Economista, esperto in Amministrazione di azienda e Management Pubblico, sono iscritto all’Albo (Sez. A) dei Dottori Commercialisti e svolgo la professione di Management Consultant e Project Manager per Amministrazioni Pubbliche e PMI (vedi “CP Management & Consulting), realizzando progetti di consulenza e cambiamento nonché ricoprendo anche direttamente ruoli manageriali o di responsabilità.

Da più di dieci anni mi occupo di sviluppo locale, nelle sue diverse dimensioni (strategica, progettuale, operativa, finanziaria, formativa) e con i suoi diversi attori, lavorando all’interno di contesti pubblici, privati e pubblico-privati.

Negli ultimi 15 anni…

Partiamo da fine 2008, a Milano, dove in Lattanzio e Associati s.p.a. (sede di Milano), Società leader nella consulenza e formazione alle Pubbliche Amministrazioni, a tutti i livelli (dai Ministeri ai Comuni), e alle Aziende di servizi di Pubblica Utilità, ho seguito progetti di Assistenza e Consulenza come membro dei team in progetti di innovazione, change management e miglioramento delle performance per le organizzazioni seguenti: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero della Funzione Pubblica e Innovazione, ARIFL – Regione Lombardia, Provincia di Milano,  Provincia di Cagliari, Provincia di Lucca, Comune di Lecce – Area Vasta.

Nel febbraio 2010 è iniziata la mia collaborazione con l’Università. Come Cultore della materia ho tenuto lezioni e sono stato membro della commissione d’esame nei seguenti Corsi presso l’Università del Salento:

Facoltà di Economia:
– Economia e Management delle Aziende di Servizi Pubblici (2016-2017);
– Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche (2010-2011);
– Programmazione e Controllo delle Aziende Pubbliche (2010);
– Management delle Aziende Culturali (2010).

Facoltà di Giurisprudenza:
– Economia Aziendale (2011-2012);
– Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche (2013-2016).

All’interno di quest’attività, sono stato componente del Gruppo di Lavoro per la realizzazione del primo Bilancio Sociale dell’Università del Salento e ho seguito vari progetti di Assistenza e Consulenza ad enti e organizzazioni. In particolare mi sono occupato di Project Finance, Leasing Pubblico, leve di Management per Enti Locali e Società Partecipate.
Sono stato inoltre componente dello Staff del Master di II livello in Management e Governance del Territorio.

Tutt’ora svolgo attività di Docente nella Formazione Master ed Executive per i seguenti ambiti: Finanza delle Aziende Pubbliche (in particolare Strategie e Strumenti di finanziamento, Partnership Pubblico-Private, Project Finance, Leasing Pubblico, Progettazione Comunitaria), Contabilità e Bilancio degli enti locali e Performance Management. Tra le docenze svolte quelle presso l’Agenzia di Assistenza Tecnica agli Enti Locali della Provincia di Lecce e presso UniVersusLUMAS “Lupiaensis Management School”, Università degli Studi di BariUniversità del Salento e Università LUM – School of Management, nei seguenti Master:

– Corso per Dirigenti Sanitari incaricati della Direzione di Struttura Complessa di Aziende ed Enti del Servizio Sanitario della Regione Puglia (c/o Coordinamento Universitario Regionale per la Formazione Superiore in Salute e Sociale – CURSuS);
– Master in Sostenibilità del territorio ed Eco-Management;
– Master in Public Innovation Management – Smart City;
– Master in Diritto, Economia e Management delle Aziende Sanitarie;
– Master in Pubblica Amministrazione e Innovazione dei processi di governo locale;
– Master in Public Management;
– Master in Management Sanitario;
– Master in Sm@rt@pp.

Dal marzo 2020 sono Project manager del Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino S.c. a r.l. nei tre Programmi (circa 200 tra aziende, Università ed Enti coinvolti) di Rigenerazione sostenibile del Salento presentati dal DAJS e dalle aziende del territorio nell’ambito dell’Avviso MIPAAF 10900/2020 “Contratti di Distretto Xylella”.

Dal 2011 al 2015 ho ricoperto il ruolo di Responsabile di Misura (project manager) presso il GAL Terra d’Otranto s.c. a r.l. e dal 2018 al 2019 Responsabile di Azione e FEAMP (project manager) del GAL Porta a Levante s.c. a r.l., società pubblico-private che hanno realizzato progetti di Sviluppo Locale mediante l’impiego, nel territorio di riferimento, di finanziamenti comunitari a valere sui Fondi  UE FEASR e FEAMP, nell’ambito del PSR della Regione Puglia. In particolare, tramite specifiche misure ed azioni, il GAL persegue gli obiettivi del miglioramento della qualità della vita e dell’accesso ai servizi, la multifunzionalità delle imprese (anche mediante la diversificazione dell’attività), la valorizzazione delle produzioni locali, il miglioramento del paesaggio e del territorio rurale, la creazione di nuove imprese e il sostegno ad imprese già esistenti. Oltre a dare attuazione alle misure LEADER del PSR, il GAL assume il ruolo di vera e propria Agenzia di Sviluppo del territorio.

Iscritto all’Elenco Nazionale dei componenti degli Organismi Indipendenti di Valutazione, dal 2013 svolgo inoltre l’attività di OIV/Nucleo di Valutazione per Amministrazioni Pubbliche e Aziende Sanitarie (Alcune esperienze: Presidente OIV dell’ADISU Puglia – Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Puglia, Componente OIV dell’ARESS Puglia – Agenzia Regionale per la Salute ed il Sociale della Regione Puglia, Unione dei Comuni “Terre di Acaya e di Roca” – Comuni di Melendugno, Vernole, Castri di Lecce, Caprarica di Lecce, Comune di San Pietro in Lama). Le funzioni svolte sono indirizzate a promuovere, supportare e garantire la validità dell’intero Sistema di Performance, in particolare: supporto metodologico per la definizione, il funzionamento e la manutenzione del Sistema di Performance; Verifica, garanzia e certificazione con riferimento al Sistema di Performance (comprese la valutazione dei Dirigenti/Posizioni Organizzative e l’adempimento delle prescrizioni stabilite dall’Autorità Nazionale Anti-Corruzione).

Dal febbraio 2016 (nuovo corso) sono Amministratore (Membro del CdA: dal 2019 Amministratore con Delega al Sistema dei Controlli Interni e, dal 2022, Vice-Presidente) della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto. Ho profuso molto impegno per contribuire al rilancio (sotto il profilo etico, strategico e aziendale) dell’azione dell’Istituto, importante realtà per l’economia e lo sviluppo del territorio, in seguito al periodo di Amministrazione Straordinaria, sviluppando una grande passione per la finanza mutualistica e cooperativa quale forma democratica e sostenibile di banca del territorio, per il territorio e vicina alla persona.

Maggiori dettagli sull’attività professionale possono essere consultati sul Visualizza il profilo di Carlo Potì su LinkedIn

Tutta la passione di cui parlo è indirizzata passo dopo passo verso la “sfida del cambiamento“. Cambiamento nel modo di pensare l’amministrazione per orientarla, nella maniera più efficiente ed efficace possibile, verso l’orizzonte fondamentale: il miglioramento della qualità della vita delle persone.

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PENSIERO

Il mio approccio alle tematiche pubbliche, alla gestione e al governo delle stesse, anche integrando la dimensione tecnica con quella politica, si basa su una visione strategica e manageriale che superi quella burocratico-normativa che, purtroppo, è ancora molto presente e spesso prevalente nelle nostre Amministrazioni. Nella maggior parte dei casi non esistono risposte valide in assoluto, ricette preimpostate da applicare in ogni caso. Una situazione che all’apparenza può sembrare negativa, non è detto che lo sia. Non esistono “no” a priori, si può e si deve discutere per ogni decisione da prendere. Bisogna sempre tenere presente che al centro dell’attività pubblica c’è l’utente-cittadino e che il ruolo della PA è sempre più quello di guidare, regolare, costruire scenari. “Steering, not rowing” (guidare, non remare) dev’essere la linea guida dell’attore pubblico in direzione di decisioni assunte mediante un forte ruolo di governance.

Credo in un’economia civile orientata al bene comune, concetto sparito dalle teorie economiche moderne (ma sempre esistito, fino alla rivoluzione industriale e all’avvento della concezione “utilitarista”, nel concetto fondante di “economia di mercato“), che si ricordi che al centro della sua missione c’è la persona, con tutti i suoi bisogni. Convinto che la persona non sia soltanto un “massimizzatore di utilità” ma un “cercatore di senso” sono per un’economia civile, che umanizzi il mercato mediante un chiaro sfondo solidaristico, dove lo Stato, applicando il principio di sussidiarietà, coinvolga e motivi il suo popolo nell’edificazione della società (sono pienamente convinto che la “partecipazione” abbia un ruolo fondamentale nella piena realizzazione dell’individuo e nella sua felicità); ma anche dove esso sia garante del diritto inviolabile di ogni persona a vivere una vita dignitosa. Quindi occorre una chiara attenzione al sociale: dove c’è bisogno lo Stato (o l’Unione Europea) deve intervenire, anche per apportare le necessarie correzioni delle variabili fondamentali in gioco, nella direzione di un’equa distribuzione dei redditi e della piena occupazione.

La sussidiarietà, in tale approccio, deve avere natura circolare, superando i concetti di sussidiarietà verticale (stato->enti locali->cittadini) ed orizzontale (enti locali->altri attori sociali). La sussidiarietà circolare prevede che le diverse componenti (pubblico, privato, non profit), in maniera sistemica e standard (equità), interagiscano e realizzino interventi condivisi per il benessere e la coesione sociale. Il modello di welfare, da applicare nello sviluppo delle città dei prossimi anni, è il c.d. welfare civile (cfr. Zamagni S.). Esso dovrà superare l’attuale modello di welfare che, sebbene stia cercando di mantenere un equilibrio sociale a seguito della crisi del precedente modello storico di welfare, non potrà durare a lungo poiché non garantisce equità in tutte le parti del Paese o del mondo.

Ritengo che il modello cooperativo sia luogo principe nel quale possano svilupparsi le autentiche dinamiche di economia civile. Ciò è vero anche per quanto concerne il mondo del credito e della finanza che diviene enzima di sviluppo locale e generale, grazie ad un sistema mutualistico e circolare (per es. Banche di Credito Cooperativo).

Anche qui giova sottolineare che al centro delle politiche ci deve essere la persona e che la solidarietà da sola non è sufficiente: occorre perseguire l’obiettivo della fraternità, in un mercato che torni ad accogliere i concetti di relazione tra individui e di reciprocità. Vorrei che l’orizzonte finale, al quale deve tendere l’economia, fosse un mondo dove acquisiscano valore altissimo il dono, come azione di libertà degli individui, e lo scambio solidale di beni/servizi, energia e tempo.

Credo, inoltre, in un’economia orientata allo sviluppo sostenibile, che restituisca a tutti gli individui la dignità di esseri umani pienamente realizzati: un mondo come una “città felice”, che permetta a ciascuno di valorizzare la propria vocazione e di avere del tempo da dedicare alle proprie relazioni, ai propri affetti, alle proprie passioni.
Penso che senza questi concetti, l’economia perde di significato, di valore, non esiste più! E ci si trova, come in questi anni, a fare i conti con le crisi di mercati impazziti perché mossi da orientamenti privi di base etica e di obiettivi tendenti al bene comune.

I valori fondanti della mia persona e del mio agire sono: libertà, tutela dei diritti, ascolto, dialogo, giustizia, coerenza, onestà, fiducia negli altri e nel futuro, solidarietà e fraternità.

Credo in Dio. Credo che nessun individuo sia separato da Dio e dagli altri. Dopo tanti anni di cammino personale posso ritenermi profondamente convinto che la religione dovrebbe aiutare a spezzare le catene che rendono ciascuno di noi cieco e che ci portano in un circolo vizioso che ci impedisce di “vedere” la vera natura delle cose, spesso nascosta dietro le parole e le etichette (che bloccano la comprensione e la consapevolezza). Se la religione fa questo, allora è veramente valida, altrimenti può produrre più danni che benefici. Il mio percorso spirituale e personale, nella direzione della scoperta e dell’armonia è continuamente arricchito ed ispirato dalla continua “immersione” negli insegnamenti di alcune guide per me molto preziose (San Francesco d’Assisi, Pierre Teilhard de Chardin, Anthony De Mello, Deepak Chopra, Wayne W. Dyer e tanti altri). Adoro l’immagine di tutte le religioni del mondo riunite ad Assisi in nome dell’unico Dio.

Credo nella laicità dello Stato e nello stesso tempo nel rispetto della cultura fondante di un popolo, del codice etico comune, che nessuno ha il diritto di prevaricare.

Credo nel rispetto di ogni cultura e del diritto di ognuno di esercitare la propria (nel limite del comune codice etico che contraddistingue quella società in quel momento storico e quindi, ovviamente, anche della legge).

Credo nella famiglia, quale perno della società, anche se non unico attore. Infatti in un buon sistema democratico-partecipato è essenziale il ruolo delle altre organizzazioni che aggregano cittadini, i quali escono dai confini della propria famiglia per partecipare in modo congiunto al progresso sociale: importanza delle associazioni.

Credo molto nella relazione interpersonale quale momento-chiave per il miglioramento comune e nella ricchezza che l’incontro con ogni persona possa donare.

Credo molto nella politica. Odio l’immagine che in questi decenni la politica ha assunto. Mi rammarica il fatto che i luoghi della politica siano a volte occupati da gente senza scrupoli, che non ha come direzione di marcia il bene comune. La politica dev’essere vocazione! Chi fa politica dev’essere guidato da un’etica della responsabilità (mediare nelle situazioni mutevoli della società, nel tempo e nello spazio, entrando nella realtà concreta delle cose), non è sufficiente un’etica della convinzione (cioè “lavarsi le mani” di fronte ai cambiamenti, poiché “basta seguire un comportamento normativamente coerente per ritenersi soddisfatti”)! Per me la politica è il mezzo per rappresentare l’interesse pubblico e costruire una “città del ben-essere e del ben-vivere”.
Sono convinto che il punto nodale per la politica di oggi sia mettere al centro le persone ed i loro bisogni, interpretando l’interesse pubblico e costruendo una comunità basata sulla sussidiarietà circolare, che valorizzi i talenti e gestisca i cambiamenti trasformandoli in opportunità per tutti.
Sono continuamente ispirato da alcune grandi figure del Novecento, in particolare Nelson MandelaAlcide De GasperiGiorgio La Pira e Adriano Olivetti.
In definitiva, io credo che amministrare sia un’estensione del verbo amare, la più alta forma di donazione laica di sé agli altri.

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Frasi celebri che mi ispirano (autori vari):
Nulla è più potente di un’idea per la quale sia giunto il momento.
– Solo gli imbecilli non si sbagliano mai.
– Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte.
– Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
– Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere.

Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere, poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita.
– La mia libertà finisce dove comincia la vostra.
Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.
– La ferma convinzione di riuscire è più importante di qualsiasi altra cosa.
– Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo.
– Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall’insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell’indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
– La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
– Solo coloro che hanno il coraggio di affrontare i grandi insuccessi possono ottenere grandi successi.
– C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenze, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. Ma la mia esperienza, lunga e penosa, mi fa concepire la politica come statura di eticità, ispirata all’amore del prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune.
– Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi.
Non si dica quella solita frase poco seria: la politica è una cosa “brutta”! No: l’impegno politico, cioè l’impegno diretto alla costruzione della società in tutti i suoi ordinamenti a cominciare dall’economico è un impegno di umanità e di santità: è un impegno che deve potere convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, di giustizia e di carità.

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