Premessa: al momento risultano in esecuzione le prescrizioni relative alla sostanziale sospensione dei concorsi nelle PA locali per nuove assunzioni (ancorché la materia delle assunzioni negli enti locali avrebbe previsto un allineamento, dal 2015, al pieno “turnover”), per via della disciplina sul ricollocamento del personale di Province e Città metropolitane, come peraltro specificato in una precedente #AmministraNews (clicca qui per approfondire).
Tuttavia, in linea generale, il Consiglio di Stato, VI Sezione, con sentenza del 9 aprile 2015, ha chiarito alcuni aspetti fondamentali in merito al delicato tema dell’obbligo per la PA di non procedere ad un nuovo concorso pubblico in presenza di una graduatoria precedente ed ancora valida.
In generale, dunque, pur non essendoci per gli idonei un vero e proprio diritto soggettivo in merito, in presenza di una graduatoria di concorso ancora valida, i posti vacanti nella dotazione organica andranno coperti mediante scorrimento della stessa e non, invece, mediante un nuovo concorso. Quanto appena detto, quindi, si configura come regola generale. L’indizione di un nuovo concorso, al contrario, si configura come eccezione e richiede specifica ed approfondita motivazione, che dia conto del sacrificio imposto ai concorrenti già idonei per la presenza di esigenze di interesse pubblico (quali l’esigenza di stabilizzare personale precario o il sopraggiungere di una modifica sostanziale della disciplina applicabile alla procedura concorsuale).
Il Consiglio di Stato (III Sezione, 23 febbraio 2015), tuttavia, ha evidenziato che la regola generale dello scorrimento della graduatoria presuppone che vi sia identità di posti (in sostanza: posti relativi alla stessa materia) messi a concorso tra la prima procedura, per la quale sussiste la graduatoria, e la seconda, fatte salve alcune regole speciali (per esempio l’art. 13 del DPR. 20 dicembre 1979 N.761, che attribuisce alla PA la possibilità di utilizzare le graduatorie già approvate per la copertura di altro posto diverso da quello messo a concorso). Il nuovo concorso, quindi, è pressoché necessario quando si tratta di posti relativi a materie differenti.
* Propria elaborazione su notizie da “Il Quotidiano della Pubblica Amministrazione” del 13/04/2015.